PAOLO CEVOLI, romagnolo, imprenditore e manager nel settore della ristorazione con l’hobby del cabaret.
Nel 1990-’91 ha una breve parentesi nel mondo dello spettacolo, si classifica terzo al concorso per nuovi comici “La Zanzara d’Oro” e partecipa a 15 puntate del “Maurizio Costanzo Show” (Canale 5). Nel settembre 1991 riceve il Premio per la Satira Politica a Forte dei Marmi.
Dopo dieci anni ritorna a calcare il palcoscenico, pur continuando la sua principale attività professionale e nel 2002 partecipa alla trasmissione televisiva di cabaret Zelig dove presenta i suoi esilaranti personaggi come Palmiro Cangini, assessore “alle varie ed eventuali”, politico confusionario e afasico che cerca di risolvere i problemi del comune di Roncofritto. Oppure come Teddi Casadey, l’instancabile e innovativo imprenditore di maiali, titolare dell’omonimo “Glorioso Maialificio Casadey”, lider nel settore della maialistica; o ancora come Lothar il sostituto, un “lavoratore” dello spettacolo a paga sindacale mandato da fantomatiche agenzie per sostituire personaggi famosi che non sono potuti intervenire alla serata.
Tutti personaggi che dal 2001 ad oggi hanno preso vita sul palcoscenico della trasmissione televisiva Zelig in onda su Canale 5 grazie alla fantasia e al carisma di un imprenditore con l’hobby del cabaret. Lo spettacolo proposto trae spunto dal repertorio di Paolo Cevoli, dalle sue esperienze televisive, teatrali e dai suoi libri.
Tournèe Teatrale 2013/2014
IL SOSIA DI LUI
di e con Paolo Cevoli
Regia Daniele sala
Produzione Diverto Srl
dopo il grande successo degli ultimi anni consacrato da oltre 200 repliche in tutta Italia del monologo “La Penultima Cena” Paolo ritorna con il nuovo spettacolo “Il Sosia di Lui”
SINOSSI
Estate 1934. Riccione. La Perla Verde dell’Adriatico. Un idrovolante trimotore modello Savoia Marchetti 66 plana sulle quiete acque del mare Adriatico. Una folla festante raggiunge il velivolo a nuoto o in moscone. Dopo pochi minuti, dalla cabina di pilotaggio, esce un uomo. Camicia bianca, cappello da marinaio, mascella volitiva. Mussolini Benito. Venuto a Riccione per ricongiungersi con la sua famiglia e trascorrere qualche giorno di riposo nella villa di proprietà. La folla è in delirio. Il meccanico di bordo però ha notato che uno dei motori Fiat A24R ha qualche problema. Viene chiamato un meccanico locale. Pio Vivadio detto Nullo. Di professione meccanico. Figlio di enne-enne allevato dalle suorine. Di fede politica anarchica. Di carattere ribelle. Mentre sta lavorando sul motore ingolfato, due bambini, lo scambiano per il loro papà. Sono Romano e Annamaria Mussolini. Figli numero quattro e cinque di Rachele e Benito Mussolini.
Anche un gerarca fascista, membro dell’OVRA, la potentissima polizia segreta, si accorge di questa somiglianza. Arresta il meccanico Vivadio e lo trasforma nel sosia del Duce. Inaugurazioni, ricevimenti, cene di gala costituiscono un impegno pressante per il capo del Governo Fascista. Una controfigura può essere un’ottima opportunità per permettere a Benito Mussolini di assentarsi per qualche ora ed attendere ad impegni privati di varia natura. Tutto procede per il meglio. Fino alla inevitabile confusione fra attore principale e controfigura. E al fatidico 25 luglio 1943.
Paolo Cevoli in questo monologo comico-storico veste i panni del meccanico Pio Vivadio detto Nullo. Ha scritto questo testo teatrale per raccontare la sua Riccione degli anni ’30 e ’40. Fra politica, tradimenti, feste da ballo, purghe, fasti e splendori, donne e motori.
Daniele Sala ha curato la regia, la scenografia e le luci per fare rivivere in scena la Romagna balneare di quegli anni. Un mondo fatto di speranze, voglia di divertirsi, paure, poesia, emozioni e tante tante pataccate.
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