Negli Stati Uniti lo definirebbero uno stand-up comedian, cioè un attore che sale sul palco e tiene monologhi comici: il codice genetico di Dario Cassini è fatto per calcare le assi di un teatro, da solo, con un faro puntato in faccia e gli occhi del pubblico attenti a ogni singola espressione del volto. È un talento facile da declinare anche in televisione, cosa che Dario fa, ma che con qualche aggiustamento può essere declinato al cinema. E Dario fa anche questo.
Nato a Napoli il 18 giugno 1967, Dario Cassini diventa un volto noto al grande pubblico grazie alla televisione. Compare in alcune serie come “I ragazzi del muretto” o “Don Matteo”, ma i programmi che fanno la differenza sono quelli che gli consentono di esaltare le sue doti di stand-up comedian: “Zelig”, “Colorado” e nel 2011 “Palco, doppio palco e contropalcotto”, la trasmissione comica di Comedy Central ripresa dal vivo al Teatro Filodrammatici di Piacenza.
E il cinema? Eccolo, in ordine sparso: “In nome del popolo sovrano”, “Mutande pazze”, “I ragazzi della notte”, ” Facciamo paradiso” (regia del grande Mario Monicelli) e poi anche “Velocipedi ai tropici”, “Jolly Blu”, “Cemento armato” ed “Ex”.